Ieri ha preso il via all’Aquila, presso l’Oratorio Salesiano Don Bosco, la terza edizione del progetto “Dopo la scuola”, un servizio socio-ricreativo e psico-educativo per ragazzi.
L’iniziativa rientra nella Rete dei servizi di prossimità, organismo composto dall’ente comunale e da varie associazioni del territorio. La rete di progetto è costituita, oltre che dal Comune dell’Aquila, dall’Opera Salesiana e dall’associazione L’Impronta.
Il servizio consiste in attività di socializzazione e stimolazione nell’apprendimento, a carattere
prevalentemente ludico – ricreativo, ma anche nel supporto in quelle discipline scolastiche nelle quali dovessero evidenziarsi delle carenze e nell’approfondimento di materie nei confronti delle quali i ragazzi manifestino un particolare interesse.
Come sede delle attività è stato scelto l’Oratorio Salesiano San Giovanni Bosco, in viale Don Bosco a L’Aquila, poichè l’oratorio forte della sua tradizione, continua ad essere luogo di riferimento per bambini, ragazzi, adolescenti e occasione di coinvolgimento degli adulti che si mettono a servizio della loro crescita.
L’Oratorio Salesiano è una struttura dotata di ambienti differenti utilizzati per attività di ogni tipo: catechesi, gioco, sport, conversazione, laboratorio, corso, ecc.
L’incrocio di rapporti che nascono dalla condivisione di queste esperienze dà nuova forma all’identità dell’Oratorio dell’Aquila, diretto dal giovane salesiano Don Kamil Pozorski, uomo di grande carisma che ama stare con i giovani e in mezzo a loro, incontrarli nella vita quotidiana, conoscere il loro mondo e amarli, stimolarli a essere protagonisti della loro vita.
L’Oratorio Salesiano Don Bosco è l’unico punto di aggregazione del quartiere e chi lo frequenta cerca un luogo protetto, uno spazio contro la solitudine, la monotonia, il grigiore della vita quotidiana. Un vero e proprio “radar” per le problematiche giovanili, inteso prima di tutto casa che accoglie, spazio ove incontrarsi, scuola di vita, chiesa che evangelizza, punto d’incrocio tra la casa, la strada e la Chiesa.
Con il progetto “Dopo la scuola”, bambini, adolescenti, giovani e adulti ritrovano il gusto dello stare insieme, escono dall’anonimato, condividono esperienze, scoprono di avere difficoltà e problemi comuni, trovano risposte ragionevoli al senso della vita.
L’oratorio serve anche per vincere le numerose sfide che la società odierna lancia ai nostri giovani , ma serve soprattutto ad aiutarli a trovare le giuste risposte alle loro domande di vita e di fede e a colmare i loro tanti vuoti esistenziali.
Luisa Stifani